Presentazione atti del Seminario Fitel sulla contrattazione.
Gli atti di questo Seminario rappresentano una tappa importante del dialogo e del lavoro comune che CGIL, CISL, UIL e la FITeL hanno compiuto e possono ancora compiere per dare concretezza al tema della qualità della vita dei lavoratori attraverso l'utilizzo del tempo libero.
In questa difficile fase della vita nazionale, il movimento sindacale ha di fronte a sé sfide complesse che attengono al futuro economico e sociale del nostro Paese. La contrattazione resta uno degli strumenti fondamentali per gestire il presente, ma anche per riuscire a stare al passo con gli enormi e profondi cambiamenti che si determinano nel mondo del sociale, nella produzione e nell'economia.
E' stato quindi assai positivo il fatto che la FITeL abbia proposto una riflessione comune sugli indirizzi della contrattazione decentrata e sulla presenza sindacale nel territorio, là dove emergono esigenze e richieste del lavoratore-cittadino.
Naturalmente la FITeL ha una sua missione precisa che riguarda gli ambiti del tempo libero che comportano però conseguenze sui terreni della socialità, della solidarietà, della riduzione delle diseguaglianze sul piano sociale. E in questo periodo l'impegno sulle tematiche del tempo libero ha anche un ulteriore duplice significato: impedire l'unilateralità delle scelte dell'impresa sui problemi dei lavoratori, suscitare iniziative che abbiano sullo sfondo quella promozione della dignità del lavoratore che il movimento sindacale non può non perseguire con convinzione.
La stessa questione del welfare aziendale, oggi connessa ad incentivi, va valutata con grande attenzione, evitando che si giunga ad esiti che riducono i diritti dei lavoratori nei campi più generali della previdenza e della sanità.
Occorre presidiare con grande attenzione, in azienda e ancor più nel territorio, quei temi come cultura, turismo, sport che non possono essere lasciati alla discrezionalità dell'azienda oppure ad una logica esclusivamente mercantile. Ecco perché non mancherà il sostegno delle Confederazioni allo sforzo che la Fitel e i Cral stanno compiendo per attualizzare il loro messaggio e la loro iniziativa e per trovare forme di presenza nella società che rispondano a bisogni reali dei lavoratori.
Il cammino che abbiamo di fronte ha, come in altri campi della nostra azione, il valore di una svolta. Il rapporto fra tempo di lavoro e tempo libero è destinato a mutare anche velocemente e comporterà certamente la necessità di adeguare e cambiare proposte e strumenti del movimento sindacale. Anche per tale motivo Cgil,Cisl e Uil sanno bene che devono poter contare su realtà come la Fitel ed i Cral in grado di reggere alle novità e di contribuire alla realizzazione di scelte che rafforzino l'insieme dell'azione sindacale.
Oggi la Fitel può contare su un bene prezioso: l'unità di intenti e una tradizione di collaborazione comune. Ha di fronte a sé, inoltre, la possibilità di ulteriore ampliamento del suo raggio di azione. E' nelle condizioni di confrontarsi e dialogare con le Istituzioni sui problemi del tempo libero che possono muovere attività economiche che danno lavoro e che al tempo stesso rilanciano anche fuori dei posti di lavoro i valori dell'associazionismo. Con le sue iniziative di carattere culturale e sociale, nel territorio, può avvicinare ai valori del movimento sindacale molti giovani che vivono ai margini del mondo del lavoro e non certo per loro responsabilità.
Il ruolo della Fitel è dunque importante per tutto il movimento sindacale e come tale lo valutiamo e riteniamo che vada valorizzato. Il dialogo fra Confederazioni e Fitel deve e può procedere con quella continuità che il Seminario ha avviato costituendo un primo passo per trovare le risposte più efficaci agli interrogativi cui dobbiamo tutti dare risposte.